Se pensassimo al codice genetico di ciascun individuo come a un fiume di parole, l’epigenetica equivarrebbe alla punteggiatura che modella le parole attribuendo loro un significato e costruendo un discorso. Per questo parlare di selezione genetica senza prendere in considerazione una serie di micro e macro eventi che costellano la vita di un individuo già durante la vita fetale, ci porterebbe molto lontano dalla complessità della vita stessa. Un organismo geneticamente determinato a cui si toglie la componente epigenetica delle sue esperienze pre e post natali viene svuotato dal suo significato.
I canidi hanno la (s)fortuna di essere animali altriciali, che nascono con una serie di strutture anatomiche, neurologiche e sensoriali non complete. Altriciale deriva dal termine latino alere che riporto al concetto di “infermiere, sostenere e nutrire” e non essendo solita la natura prendere decisioni senza un secondo fine… l’attività di accudimento e nutrizione materne incidono fortemente su ciò che diventerà il cucciolo da adulto. Unendo a questo discorso il fatto che l’allevamento del cane al giorno d’oggi lo vede parte integrante della famiglia, negli ultimi decenni sono stati svolti numerosissimi studi sulla possibilità di intervenire sui cuccioli per massimizzare le loro insite capacità nell’ottica della sua convivenza con l’uomo.
Scegliere di crescere un cucciolo proponendogli un programma di stimolazione ad hoc, significa fornire a questi cuccioli strumenti per diventare adulti più sereni, più consapevoli di loro stessi e delle loro capacità, estremamente ricettivi e con una personalità ben definita. Per l’allevatore è un ulteriore strumento per capire un cucciolo e conoscerne le inclinazioni, passo fondamentale nell’individuare per lui la famiglia perfetta.
La genetica è solo una piccola parte della selezione: la conoscenza delle linee di sangue e dei dati sanitari di un gruppo famigliare sono certo importanti, ma ciò che incide ancora di più su un cucciolo è la scelta dei suoi genitori: molte modificazioni epigenetiche stabili sono portate avanti dalla madre, che tramanderà al piccolo parte delle sue caratteristiche. Questi segnali epigenetici modificheranno il fenotipo del cucciolo a lungo termine silenziando alcuni geni ed amplificandone altri, plasmando il materiale genetico in ciò che diventerà… quel cane.
Riferimenti bibliografici: Fisiologia degli animali domestici con elementi di Etologia, Aguggini, Beghelli, Biologia Molecolare, Amaldi, L’anello del Re Solomone, K. Lorenz.